PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
Letizia Baldussi
Psicologa - Psicoterapeuta
"Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo."
(Massimo Gramellini)
PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
Letizia Baldussi
Psicologa - Psicoterapeuta
"Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo."
(Massimo Gramellini)
PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
Letizia Baldussi
Psicologa - Psicoterapeuta
"Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo."
(Massimo Gramellini)
LA TERAPIA
Quando è utile una psicoterapia?
Tutti nella vita abbiamo sperimentato momenti in cui ci siamo sentiti inadeguati o situazioni dalle quali ci sembrava impossibile uscire.
Nonostante questo, spesso facciamo fatica a chiedere aiuto, abbiamo paura di essere considerati deboli o non accettiamo il fatto di non riuscire a farcela da soli. Quando, dunque, è utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta?
In generale, l’aiuto dello psicologo va cercato quando il momento di difficoltà che stiamo vivendo interferisce con la nostra vita quotidiana al punto da crearci delle limitazioni sul lavoro, con i familiari, con il partner, con gli amici.
Se, ad esempio, non riusciamo più a concentrarci sulle normali attività della nostra vita, se evitiamo di affrontare situazioni che prima non ci creavano alcun disagio, se ci sentiamo particolarmente tesi, ansiosi o tristi… in questi casi rivolgersi ad un professionista può rappresentare la scelta giusta per ritrovare il nostro benessere psicofisico.
Chiamami al numero
377 5440974
problemi trattati
Di cosa mi occupo
Come funziona la psicoterapia cognitivo comportamentale
Aiuto ad identificare gli schemi e i pensieri disfunzionali che creano sofferenza nelle persone, rendendole consapevoli dei meccanismi alla base delle loro emozioni e capaci di creare delle convinzioni più funzionali. Utilizzo metodi concreti e pratici, fornendo strumenti che possano essere d’aiuto anche a casa, in modo da sostenere l’autonomia e la capacità di gestione delle proprie emozioni.
Disturbi d'ansia
Chiunque di noi si è trovato, almeno una volta nella vita, a fare i conti con l’ansia.
L’ansia non va, tuttavia, considerata sempre come un limite, essa costituisce anche un’importante risorsa per la persona. L’ansia ci permette, infatti, di attivare il nostro organismo di fronte ad una situazione di difficoltà e ci aiuta a trovare al più presto una soluzione e a dare il massimo durante una performance. L’ansia diventa, invece, un limite o addirittura un disturbo nel caso in cui questa attivazione del nostro organismo sia eccessiva e non giustificata dalla situazione in cui ci si trova; in questo caso rischia di compromettere seriamente la qualità di vita di una persona.
I disturbi d’ansia sono tra i più diffusi disturbi psicologici e la psicoterapia cognitivo comportamentale si è rivelata estremamente efficace nel trattarli.
I principali disturbi d’ansia sono:
- disturbo di panico e agorafobia
- fobia specifica (aerei, ragni, insetti, spazi chiusi, sangue e ferite, ecc..)
- fobia sociale
- disturbo ossessivo compulsivo
- disturbo post-traumatico da stress
- disturbo d’ansia generalizzato
- ipocondria
Gestione dello stress, tecniche di rilassamento e Mindfulness
La frenesia della vita odierna e i continui problemi da affrontare sul lavoro e nelle relazioni possono portarci a sperimentare momenti di stress intenso che, se sottovalutati, possono influire in maniera negativa sulla qualità della nostra vita. L’approccio cognitivo-comportamentale offre strategie efficaci per la gestione dello stress, che vanno adattate di volta in volta alla persona che ha richiesto l’aiuto del professionista. Le tecniche principali che un percorso di questo tipo utilizza sono: individuare i fattori che creano stress ed eliminarli o ridurli a seconda delle possibilità che il contesto offre; intervenire sull’individuo e sul suo modo di reagire agli eventi e di gestire l’ansia; intervenire sulle soluzioni disfunzionali che la persona mette in atto per fronteggiare queste situazioni; individuare risorse ambientali in grado di aiutare la persona o sfruttare in maniera migliore quelle già esistenti.
Per imparare a riconoscere gli stati di tensione del nostro corpo e a ridurli si rivelano molto efficaci alcune tecniche di rilassamento: training autogeno, rilassamento muscolare progressivo, rilassamento diaframmatico, tecniche di Mindfulness.
La pratica della Mindfulness ha lo scopo di portare la persona ad essere consapevole e ad accettare i propri stati emotivi, passando da una condizione di sofferenza ad una di benessere, si rivela molto utile infatti anche in condizioni di dolore cronico.
Valutazioni cognitive bambini (valide per segnalazione DSA)
Si effettuano valutazioni cognitive tramite test specifici standardizzati, utili per dare indicazioni ad insegnanti e genitori sui punti di forza e di debolezza dei bambini e sulle stategie per sviluppare il loro potenziale.
Effettuare una valutazione cognitiva si rileva utile sia per fare diagnosi differenziale tra disturbi emotivi o cognitivi, sia per riconoscere quale sia il disturbo cognitivo nello specifico (DSA , disabilità intellettiva, funzionamento intellettivo limite o disturbo non verbale). Queste valutazioni possono essere affiancate dall’analisi degli apprendimenti eseguita dalle logopediste per eventuale diagnosi e segnalazione alla scuola di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA).
Quando può essere utile effettuare il test della valutazione cognitiva (WISC-IV)?
-ogni volta in cui vengano rilevate problematiche cognitive (che possono essere dovute a malattie, traumi o disabilità)
-ogni volta in cui vengano rilevate delle problematiche scolastiche (anche nel caso in cui pensi siano da attibuire a difficoltà legate alla sfera emotiva)
Disturbi dell’infanzia
Durante le prime importanti fasi della vita, i bambini si trovano a sperimentare innumerevoli cambiamenti dal punto di vista biologico, cognitivo ed emotivo. In alcune situazioni i bambini possono incontrare delle difficoltà o manifestare un disagio che, se sottovalutati, possono portare allo sviluppo di un vero e proprio disturbo psicologico. Dal momento che per i bambini è molto difficile esprimere a parole questi stati di sofferenza, è importante che le persone che stanno intorno a loro (genitori, insegnanti, nonni ecc..) siano particolarmente attenti ai segnali di malessere e alle richieste d’aiuto. Per questo motivo un intervento con un professionista può rivelarsi utile sia nei casi di disagio evidente sia a scopo preventivo per evitare l’instaurarsi di un disturbo psicologico.
Le principali aree di intervento di cui mi occupo sono:
- problematiche emotive legate a mancanza di autostima, difficoltà scolastiche o relazionali
- ansia scolastica e sociale
- gestione della rabbia
- autoregolazione e gestione delle emozioni
- sostegno psicologico in particolari fasi della vita (separazione dei genitori, lutti, cambiamenti significativi)
- disturbo della condotta
- disturbo oppositivo-provocatorio
- valutazione cognitiva per eventuale diagnosi di disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia) e sostegno emotivo
- disturbi dell’evacuazione
Disturbi dell’umore
I disturbi dell’umore sono caratterizzati da un’alterazione della normale oscillazione del tono dell’umore, questa oscillazione è utile alle persone per adeguare le proprie reazioni al contesto in cui si trova. Quando una persona è affetta da disturbo dell’umore queste oscillazioni di stati d’animo avvengono in maniera spontanea e sono eccessive rispetto alla situazione nella quale il soggetto si trova. Questi disturbi compromettono seriamente la qualità di vita del paziente, invalidandolo in tutti gli ambiti (sociale, lavorativo, familiare, personale). I sintomi possono essere di grave entità e circoscritti nel tempo oppure di durata maggiore e meno acuti. Negli ultimi decenni la psicoterapia cognitivo-comportamentale si è rivelata molto utile non solo nel trattare questi disturbi nella loro fase acuta, ma anche per prevenire eventuali ricadute, molto frequenti in questo tipo di disturbi.
I principali disturbi dell’umore sono:
DEPRESSIONE
DISTURBO BIPOLARE
MANIA E IPOMANIA
CICLOTIMIA
DEPRESSIONE POST-PARTUM
Sostegno alla genitorialità
I percorsi di questo tipo sono volti ad aiutare i genitori a migliorare la relazione con i propri figli e ad aumentare le loro competenze educative. Può capitare, infatti, che in un periodo particolarmente stressante o di cambiamenti di vita importanti i genitori si trovino in difficoltà nel loro ruolo o si sentano disorientati, per questo motivo può essere utile intraprendere un percorso di sostegno che aiuti i genitori a comprendere meglio se stessi e il proprio figlio e che li faciliti nell’ instaurare con lui un rapporto positivo e di reciproca fiducia. Va sottolineato che questi percorsi non sono utili solo in caso di famiglie con problematiche particolarmente gravi, ma possono essere di enorme vantaggio a qualunque genitore che voglia comprendere meglio le dinamiche educative e comunicative all’interno della proprio famiglia e favorire così una crescita armoniosa e serena dei propri figli.
Difficoltà legate a separazioni, lutti e malattie
Nella vita di tutti noi ci sono stati momenti di difficoltà più o meno grande e, sebbene tante volte riusciamo a gestire e a superare queste crisi da soli, possono esserci delle situazioni di particolare dolore che ci mettono a dura prova e possono portarci a cadere in un tunnel di sofferenza e disagio dal quale ci sembra impossibile uscire. Affrontare una separazione dal coniuge, il lutto di una persona cara o la notizia di una grave malattia possono costituire alcune di queste situazioni e il sostegno psicologico può rilevarsi molto utile per permettere all’individuo di ritrovare la giusta motivazione e le risorse personali di cui dispone per far fronte a questi eventi. Un’attenzione particolare in queste situazioni va rivolta ai bambini, in questi casi il supporto emotivo di un adulto è fondamentale dal momento che durante l’infanzia non si sono ancora sviluppati i meccanismi emotivi che permettono di affrontare e gestire un dolore così grande.
Disturbi del sonno
Un elemento fondamentale per il raggiungimento ed il mantenimento del nostro benessere psicofisico è sicuramente una buona qualità del sonno. Una funzione del sonno è, infatti, quella di aiutarci a recuperare le energie spese durante il giorno in sforzi fisici e mentali, è facile quindi intuire che un sonno non ristoratore va ad incidere negativamente sull’equilibrio del nostro organismo ed influenza ogni ambito della nostra vita (sociale, lavorativo, relazionale). Se viene a mancare l’equilibrio tra stati di sonno e veglia, la persona è maggiormente predisposta ad irritabilità, nervosismo e a lungo termine persino a sviluppare delle vere e proprie malattie. È fondamentale quindi non sottovalutare questi sintomi e rivolgersi il prima possibile ad un professionista, la psicoterapia cognitivo-comportamentale risulta molto efficace nel trattamento di questi disturbi dal momento che la maggior parte delle volte la cattiva qualità del sonno nasconde ansia, depressione, tensione, stress ecc… in presenza di cause organiche è invece importante affiancare alla psicoterapia anche un percorso medico.
I principali disturbi del sonno sono:
INSONNIA
IPERSONNIA
NARCOLESSIA
DISTURBO DEL RITMO CIRCADIANO DEL SONNO
APNEA NOTTURNA
PAVOR NOCTURNUS
SONNAMBULISMO
Supporto alla maternità e post partum
La gravidanza costituisce un momento di fondamentale importanza nella vita di una donna e di una coppia, i rilevanti cambiamenti fisici e psicologici che si verificano in questo periodo possono rischiare di mettere in difficoltà l’equilibrio psicofisico della futura mamma e la stabilità della coppia. In un periodo così delicato della vita è importante che la futura mamma sia supportata sia sul piano fisico che su quello psicologico, un supporto che la aiuti ad affrontare al meglio il suo nuovo ruolo di madre e il nuovo equilibrio che la coppia dovrà necessariamente creare. Oltre al momento della gravidanza, un supporto psicologico può rendersi utile anche durante i primi mesi di vita del bambino, periodo che oltre alla gioia e alla felicità tanto attese porta con sé spesso anche fattori stressanti non di poco conto.
Training di assertività
L’obiettivo di un training di assertività è quello di aiutare una persona ad instaurare rapporti interpersonali positivi e chiari e ad affrontare serenamente le situazioni di conflitto che possono venire a crearsi. Lo stile assertivo è, infatti, un tipo di comportamento in cui la persona si sente libera di esprimere le proprie opinioni con una comunicazione chiara e diretta che tiene conto anche del punto vista dell’altro senza prevaricarlo né lasciarsi sottomettere.
Spesso in situazioni di conflitto le persone tendono a comportarsi con uno stile passivo (incapacità di esprimere le proprie opinioni, ritenere gli altri migliori di se stessi e temere il loro giudizio ecc..) o, al contrario, con uno stile di comportamento aggressivo (ritenersi sempre nel giusto, calpestare i diritti altrui, tenere conto esclusivamente della propria opinione ecc…); questi atteggiamenti portano dei vantaggi a breve termine ma nel tempo contribuiscono ad instaurare rapporti interpersonali sbilanciati e negativi. Risulta molto importante, invece, riuscire ad adottare uno stile di comportamento assertivo che permetta all’individuo di relazionarsi in maniera sana e positiva con le altre persone sentendosi sempre libero di esprimere il proprio giudizio e in grado di fare ed accettare critiche costruttive.
“Gli uomini sono agitati e turbati, non dalle cose, ma dalle opinioni che hanno delle cose”
(Epitteto)
Secondo la prospettiva cognitivo-comportamentale non sono le situazioni e gli eventi in sè a creare sofferenza, ma l’interpretazione che le persone danno di questi eventi. La terapia è, quindi, centrata sull’identificazione e il cambiamento dei pensieri e degli schemi disfunzionali che la persona utilizza per interpretare la realtà che la circonda.
Questo approccio richiede la collaborazione attiva del paziente, che diventa il vero e proprio artefice del suo benessere, il ruolo dello psicoterapeuta è quello di indirizzare e supportare il paziente in questo percorso di cambiamento. La storia e le esperienze passate del paziente sono ritenute utili fonti di informazioni, ma in questo tipo di approccio l’attenzione del terapeuta è posta sul momento presente e sul problema attuale della persona.
La terapia cognitivo-comportamentale è ritenuta a livello internazionale uno dei modelli più efficaci per capire e trattare la maggior parte dei disturbi psicopatologici.
LA PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE È:
Pratica e concreta
Focalizzata sul momento presente
Scientificamente fondata
Centrata sulla collaborazione attiva tra paziente e terapeuta
Di breve durata
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